VP Top: i commenti

Apro questo topic per consentire agli utenti di commentare i risultati del sondaggio VP Top, che è arrivato alla conclusione dopo 500 voti.
È stata un'iniziativa importante e, a quanto mi risulta, unica, nel senso che per la prima volta il pubblico ha avuto l'opportunità di esprimersi sulla storia dell'orologio da polso.
Cinquecento voti sono molti, un campione attendibile delle preferenze degli appassionati italiani. Nel corso di questo lungo viaggio c'è chi ha contestato i criteri adottati per la scelta dei dieci candidati al titolo di "orologio del secolo". Giusto che sia così e lungi da me l'ambizione di far cambiare idea a chi la pensa diversamente. Però credo si possa dare atto al sondaggio di aver definito modalità di "partecipazione" chiare, compito non facile visto il numero di nominations possibile.
In sede di commento finale, partirei proprio dai risultati che sembrano dar ragione agli scettici. Il primo nome che viene in mente è Cartier, unica marca insieme a Rolex ad avere due candidati in lizza. Il risultato (2% totale dei voti) è disastroso. E imprevedibile, credo, anche per molti partecipanti al sondaggio. La Casa che ha "inventato" l'orologio da polso oltre un secolo fa, che con uno dei suoi modelli (Santos) ha tenuto testa al Datejust per una ventina d'anni ('80 e '90) e che con un altro (il Tank) ha creato una serie infinita di varianti regolarmente premiate dal successo, è letteralmente sparita dalle preferenze dei forumisti. Per me, ripeto, è incredibile. Per chi aveva criticato l'inserimento fra i candidati è un argomento a favore. E per la Casa, credo, uno spunto di riflessione interessante.
Se Cartier è la sorpresa negativa, il Royal Oak di Audemars Piguet è il colpo di scena in positivo. Inaccessibile ai più, pienamente comprensibile solo agli iniziati, discutibile se lo si inserisce nella categoria degli sportivi (troppo delicato), il capolavoro di Genta continua a stupire 40 anni dopo la nascita. Anche per questo gli ho dedicato un ampio topic qualche mese fa (vedi VP Best Topics).
E veniamo al Submariner, dominatore assoluto. Un trionfo che spazza via ogni ipotesi di equilibrio con il fratello Datejust, "condannato" a un quarto posto abbastanza deludente. Il Sub è l'orologio del secolo senza se e senza ma: design immortale, praticità, riconoscibilità, rapporto qualità/prezzo e chi più ne ha più ne metta, con buona pace degli snob.
Lo Speedmaster è andato oltre le mie previsioni. Il suo fascino è indubbio, ma Omega è una Casa che non ha avuto la stessa continuità di Rolex nelle preferenze del pubblico: un must negli Anni 60, in crisi nei 70 e 80, di nuovo alla ribalta dai 90 in poi. A non cambiare mai è la passione per il Moon Watch. Tanto di cappello all'orologio e ai forumisti, molti dei quali non erano nemmeno nati quando lo Speed accompagnò gli astronauti dell'Apollo 11.
Gli altri risultati sono da collocare nell'ordinaria amministrazione: Patek Philippe rimane IL sogno per eccellenza di molti, il Reverso fa una bella figura e lo Swatch anche, malgrado le caratteristiche che fanno inorridire i puristi (ma la sua inclusione rispondeva ad argomentazioni valide). Anche il decimo posto dell'Ingenieur ha una sua logica: strumento troppo tecnico per il grande pubblico e soggetto a qualche variazione di troppo nell'estetica.
Con questo ho concluso. Aspetto i vostri commenti e invito quanti non l'avessero già fatto a prendere visione della mia classifica personale sul sito 10e10.ch (http://10e10.ch/139301/index.html). Stessi candidati, ma risultati diversi...
È stata un'iniziativa importante e, a quanto mi risulta, unica, nel senso che per la prima volta il pubblico ha avuto l'opportunità di esprimersi sulla storia dell'orologio da polso.
Cinquecento voti sono molti, un campione attendibile delle preferenze degli appassionati italiani. Nel corso di questo lungo viaggio c'è chi ha contestato i criteri adottati per la scelta dei dieci candidati al titolo di "orologio del secolo". Giusto che sia così e lungi da me l'ambizione di far cambiare idea a chi la pensa diversamente. Però credo si possa dare atto al sondaggio di aver definito modalità di "partecipazione" chiare, compito non facile visto il numero di nominations possibile.
In sede di commento finale, partirei proprio dai risultati che sembrano dar ragione agli scettici. Il primo nome che viene in mente è Cartier, unica marca insieme a Rolex ad avere due candidati in lizza. Il risultato (2% totale dei voti) è disastroso. E imprevedibile, credo, anche per molti partecipanti al sondaggio. La Casa che ha "inventato" l'orologio da polso oltre un secolo fa, che con uno dei suoi modelli (Santos) ha tenuto testa al Datejust per una ventina d'anni ('80 e '90) e che con un altro (il Tank) ha creato una serie infinita di varianti regolarmente premiate dal successo, è letteralmente sparita dalle preferenze dei forumisti. Per me, ripeto, è incredibile. Per chi aveva criticato l'inserimento fra i candidati è un argomento a favore. E per la Casa, credo, uno spunto di riflessione interessante.
Se Cartier è la sorpresa negativa, il Royal Oak di Audemars Piguet è il colpo di scena in positivo. Inaccessibile ai più, pienamente comprensibile solo agli iniziati, discutibile se lo si inserisce nella categoria degli sportivi (troppo delicato), il capolavoro di Genta continua a stupire 40 anni dopo la nascita. Anche per questo gli ho dedicato un ampio topic qualche mese fa (vedi VP Best Topics).
E veniamo al Submariner, dominatore assoluto. Un trionfo che spazza via ogni ipotesi di equilibrio con il fratello Datejust, "condannato" a un quarto posto abbastanza deludente. Il Sub è l'orologio del secolo senza se e senza ma: design immortale, praticità, riconoscibilità, rapporto qualità/prezzo e chi più ne ha più ne metta, con buona pace degli snob.
Lo Speedmaster è andato oltre le mie previsioni. Il suo fascino è indubbio, ma Omega è una Casa che non ha avuto la stessa continuità di Rolex nelle preferenze del pubblico: un must negli Anni 60, in crisi nei 70 e 80, di nuovo alla ribalta dai 90 in poi. A non cambiare mai è la passione per il Moon Watch. Tanto di cappello all'orologio e ai forumisti, molti dei quali non erano nemmeno nati quando lo Speed accompagnò gli astronauti dell'Apollo 11.
Gli altri risultati sono da collocare nell'ordinaria amministrazione: Patek Philippe rimane IL sogno per eccellenza di molti, il Reverso fa una bella figura e lo Swatch anche, malgrado le caratteristiche che fanno inorridire i puristi (ma la sua inclusione rispondeva ad argomentazioni valide). Anche il decimo posto dell'Ingenieur ha una sua logica: strumento troppo tecnico per il grande pubblico e soggetto a qualche variazione di troppo nell'estetica.
Con questo ho concluso. Aspetto i vostri commenti e invito quanti non l'avessero già fatto a prendere visione della mia classifica personale sul sito 10e10.ch (http://10e10.ch/139301/index.html). Stessi candidati, ma risultati diversi...