i tasca del nord America

Uno spazio esclusivo per gli orologi da tasca, le pendolette e tutto ciò che va oltre l'orologeria da polso

i tasca del nord America

Messaggioda celestograph » lunedì 19 novembre 2012, 20:06

Comunemente si ritiene che gli orologi di qualità siano stati prodotti solo in svizzera
se questo è in gran parte vero nel settore dell'orologeria da polso,lo stesso non può dirsi nel campo dei modelli da tasca dove le ditte del nordamerica hanno prodotto molti orologi assolutamente degni di rispetto
tra questi certamente il modello Illinois Bunn Special caratterizzato da una riserva di carica di ben 60 ore e da una accuratissima regolazione su 6 posizioni



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Re: i tasca del nord America

Messaggioda Klaus » martedì 20 novembre 2012, 11:35

è verissimo!!
Anzi: c'è una folta e nutrita schiera di intenditori, anche in Italia, che amano e collezionano solamente i prodotti dell'orologeria americana! Altro chè!
E guai a parlarne male...!
Si tratta di ottimi prodotti, molto ben rifiniti e accattivanti. Nel mercato americano, infatti si usava vendere le meccaniche separatamente dalle casse. L'acquirente, dunque, doveva essere attirato da finiture appariscenti e scintillanti... solo dopo acquistava la cassa.
Alcuni appassionati si spingono addirittura a sostenere che quando l'orologeria americana era nel pieno dei suoi fasti, gli svizzeri producevano soprattutto orologi da quattro soldi...
Questo, a parer mio, non è vero o è vero solo in parte.
Invece è verissimo che brillanti produzioni, nel passato, provenivano dagli USA, dall'Inghilterra e dalla Germania.
Georges Favre-Jacot se ne rese conto tempestivamente e introdusse molte delle innovazioni già presenti nella produzione statunitense anche nell'orologeria svizzera, conferendo a quest'ultima un notevole impulso...
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Re: i tasca del nord America

Messaggioda celestograph » martedì 20 novembre 2012, 12:06

Illinois marcava Bunn gli orologi al vertice della sua produzione,questo particolare modello a 23 rubini pare sia stato prodotto solo in 50 esemplari,modelli analoghi ma con meno rubini furono prodotti per un totale de circa 11000 esemplari
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Re: i tasca del nord America

Messaggioda marco strazzi » martedì 20 novembre 2012, 12:32

Si può affermare senza tema di smentite che furono gli americani a "insegnare" agli svizzeri come fabbricare industrialmente gli orologi. Anzi, gli svizzeri lo impararono grazie a Jacques David, 33enne ingegnere svizzero che visitò l'Esposizione Universale del 1876 a Philadelphia e, al ritorno, consegnò un rapporto dettagliato alla Confindustria elvetica dell'orologeria. Per i produttori della Confederazione fu uno shock salutare e lo stimolo a voltare pagina.
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Re: i tasca del nord America

Messaggioda celestograph » martedì 20 novembre 2012, 13:02

marco strazzi ha scritto:Si può affermare senza tema di smentite che furono gli americani a "insegnare" agli svizzeri come fabbricare industrialmente gli orologi. Anzi, gli svizzeri lo impararono grazie a Jacques David, 33enne ingegnere svizzero che visitò l'Esposizione Universale del 1876 a Philadelphia e, al ritorno, consegnò un rapporto dettagliato alla Confindustria elvetica dell'orologeria. Per i produttori della Confederazione fu uno shock salutare e lo stimolo a voltare pagina.




mi pare qui il caso di ricordare la figura di Florentine Ariosto Jones che portò a Sciaffusa le tecniche produttive statunitensi nel 1868 con la fondazione della International Watch company


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Re: i tasca del nord America

Messaggioda marco strazzi » martedì 20 novembre 2012, 13:55

Jones fu un autentico pioniere, ma gli andò tutto storto al punto che nel 1875 dovette fuggire dalla Svizzera (con la cassa, si disse), lasciando la sua ditta sul'orlo della bancarotta. Fu salvata da una banca e da un fabbricante di utensili che ne divenne il proprietario.
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Re: i tasca del nord America

Messaggioda celestograph » giovedì 22 novembre 2012, 11:03

altro orologio di buona fattura è questo Waltham databile negli anni ruggenti (roaring twenties) con l'insolita complicazione dell'indicatore di carica



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si noti in questo movimento che oltre alla coreografica finitura abbiamo una regolazione micrometrica e i castoni dei rubini(21) fissati con viti (invece che a pressione)
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Re: i tasca del nord America

Messaggioda Klaus » giovedì 22 novembre 2012, 16:57

Dal catalogo "Antiquorum" dell'asta "Important Collectors' Wristwatches Pocket Watches & Clocks" di Hng Kong, del 02.06.2007, lotto 141, pagg. 144 e 145.

During the 1860s and the 1870s very few makers in Switzerland were capable of making a tourbillion. They were Ernest Guinand, Auguste Grether, and Roulet from Pont de Martel.
The 1876 Universal Centennial Exibition on Philadelphia was a pivotal event in watchmaking history. During the exhibition, American watchmakers demonstrated that excellent watches could be made with the aid of machines.
After returning from the exhibition, where he was a judge as well as the Swiss Delegate to the Exibition, Eduard Favre-Perret made a report. The report, delivered on November 14, 1876 in La Chaux de Fonds to the Swiss watch industry, changed the way the Swiss perceived watch production. Favre Perret said “For a long time America has been the principal market for our watches – our milk cow, so to speak. Today we must earnestly prepare to struggle with the Americans on the fields where we have been the masters”.
Having said this, the Swiss contingent of 54 exhibitors received a total of 41 medals which represented the 76% of the medals awarded in the watchmaking category.
The present watch was thus demonstrated the skills of of Swiss watchmakers at this turning point in watchmaking history. In several of Favre Perret’s reports, he stated that this was the only example of a watch with tourbillion to be found in Philadelphia. If the Swiss were impressed by the Americans, the latter must have been equally impressed by the former when examining this watch.
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Re: i tasca del nord America

Messaggioda passionesub » domenica 2 dicembre 2012, 12:23

marco strazzi ha scritto:Jones fu un autentico pioniere, ma gli andò tutto storto al punto che nel 1875 dovette fuggire dalla Svizzera (con la cassa, si disse), lasciando la sua ditta sul'orlo della bancarotta. Fu salvata da una banca e da un fabbricante di utensili che ne divenne il proprietario.


Vero...la storia della I.W.C. nel periodo di Jones e' veramente emblematica di un uomo a cui la fortuna voltava continuamente le spalle....
Interessante e da consigliarne la lettura.
( Io ho tutti gli articoli apparsi all'epoca su di una famosa rivista )
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Re: i tasca del nord America

Messaggioda celestograph » domenica 16 dicembre 2012, 16:42

i tasca americani railroad approved avevano svariati sistemi di microregolazione del bilancere,eccone alcuni


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Re: i tasca del nord America

Messaggioda celestograph » lunedì 17 dicembre 2012, 10:59

altro americano di classe questo Elgin con indicatore della riserva di carica


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Re: i tasca del nord America

Messaggioda celestograph » martedì 18 dicembre 2012, 18:13

proseguo con questo elgin

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che forse non avrebbe nulla di particolare se non.............


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se non il fatto che i secondi al centro nel 1881 erano una vera rarità
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Re: i tasca del nord America

Messaggioda Klaus » martedì 18 dicembre 2012, 18:26

soprattutto negli USA.
in UK capitavano un pochettino più spesso, in USA erano mosche bianche...
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Re: i tasca del nord America

Messaggioda celestograph » giovedì 27 dicembre 2012, 16:04

elgin fine 800


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Re: i tasca del nord America

Messaggioda celestograph » domenica 30 dicembre 2012, 14:39

ed ecco un bel Hamilton


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